Diploma in canto lirico per due allieve eccellenti del Conservatorio Vecchi-Tonelli, il mezzosoprano Veronica Simeoni e il soprano Aleksandrina Mihaylova. Il 23 novembre sostengono la prova di diploma che prevede un recital cameristico e la discussione di un elaborato scritto inerente al programma musicale presentato, al termine dei rispettivi percorsi di studi: il biennio di secondo livello per Veronica Simeoni; il triennio di primo livello per Aleksandrina Mihaylova. Le prove si terranno nel pomeriggio, presso l’Auditorium “Verti” di Via Goldoni.
Veronica Simeoni è una cantante già affermata a livello internazionale e conclude il suo percorso formativo dopo una lunga parentesi di attività artistica sui palcoscenici di tutto il mondo. Durante il periodo del lockdown, a seguito della chiusura dei teatri, ha ripreso gli studi per conseguire il diploma del biennio di secondo livello. La cantante bulgara Aleksandrina Mihaylova, attualmente una delle migliori allieve di Raina Kabaivanska, si presenta invece all’esame per conseguire il diploma dopo i primi tre anni di corso.
Veronica Simeoni, mezzosoprano, 42 anni, si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Adria, poi ha proseguito la sua formazione con Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena, all’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena e all’Università di Stato di Sofia. Con The Bassarids di H.W. Henze, per la regia di Mario Martone e la direzione di Stefan Soltesz, e La damnation de Faust di H. Berlioz, diretta da Daniele Gatti in un allestimento di Damiano Michieletto, ha partecipato per due volte all’apertura di stagione del Teatro dell’Opera di Roma: entrambi gli spettacoli hanno vinto il Premio Abbiati.
Fra i titoli del suo repertorio figura Jocasta dell’Oedipus Rex di I. Stravinsky a Trieste per la regia di Giorgio Pressburger e Sélika nell’Africaine di Meyerbeer diretta da Emmanuel Villaume per la regia di Leo Muscato allestita dal Teatro La Fenice di Venezia. Dopo il debutto nel ruolo di Santuzza nella Cavalleria Rusticana di Mascagni al Teatro San Carlo di Napoli con la regia di Pippo Delbono, ha ripreso il ruolo in un originale allestimento a Matera, trasmesso in Eurovisione in occasione delle manifestazioni di Matera Capitale della Cultura 2019 e successivamente al Teatro Comunale di Bologna per la regia di Emma Dante.
Aleksandrina Mihaylova, soprano, 21 anni, ha studiato per 4 anni al Master di tecnica vocale e interpretazione del repertorio del Conservatorio Vecchi Tonelli diretto da Raina Kabaivanska grazie alla borsa di studio erogata in suo favore dal Fondo Kabaivanska. La Mihaylova è tra i 10 ammessi al biennio 2021-2023 dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala. Un concorso caratterizzato da grandi numeri. A contendersi l’ambito traguardo sono stati infatti 433 candidati di 55 diverse nazioni, 92 dei quali sono giunti alle ultime fasi eliminatorie.
Ora per Aleksandrina Mihaylova ha inizio un biennio impegnativo, nel corso che costituisce una delle storiche punte di diamante della proposta didattica scaligera. L’Accademia di canto nasce infatti nel 1997 per volontà di Riccardo Muti per raccogliere l’eredità della Scuola de “I Cadetti della Scala”, creata negli anni Cinquanta da Arturo Toscanini e Antonio Ghiringhelli. I solisti beneficeranno di borse di studio grazie alle donazioni di mecenati, istituzioni come la Fondazione Milano per la Scala e dicasteri come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.