Un cast di solisti di rilievo internazionale e di eccellenze musicali del territorio per la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi in programma per mercoledì 9 febbraio, in ricordo di Mirella Freni.
Maija Kovalevska, soprano
Nata a Riga, si diploma all’Accademia di musica Jāzeps Vītols e dal 2003 completa la sua formazione in Italia sotto la guida di Mirella Freni. Canta Mimì (La bohème) a Sydney, Melbourne e per la Semperoper Dresda; Maddalena (Andrea Chénier) e il ruolo principale in Tosca per il Festival di Sigulda; il Requiem di Verdi a Londra e la Sinfonia n. 4 di Mahler in Canada. È Mimì a Dresda, Alice Ford (Falstaff) alla Staatsoper di Amburgo; canta la Sinfonia n. 9 di Beethoven per la Melbourne Symphony.
Debutta al Metropolitan nel 2006, prima come Mimì nella produzione di Franco Zeffirelli de La bohème poi come Euridice in Orfeo ed Euridice di Gluck.
Debutta all’Opera di Stato di Vienna nel 2011 come Tatyana in Eugene Onegin, cantando poi Mimì in La bohème, Micaela in Carmen, La contessa in Le nozze di Figaro, Violetta in La traviata e Amelia in Simon Boccanegra.
È Micaela nella produzione cinematografica della Royal Opera della Carmen di Bizet; torna successivamente al Covent Garden nel ruolo principale di Mimì. Debutta come Liù in una nuova produzione di Turandot alla Scala di Milano e come Iolanta di Tchaikovsky alla Semperoper di Dresda. La sua interpretazione di Teresa in Benvenuto Cellini viene filmata al Festival di Salisburgo ricevendo unanimi apprezzamenti e un’ampia diffusione. I suoi impegni futuri includono il Requiem di Verdi al Teatro Comunale di Modena e a Melbourne, e Gutrune nella produzione di Opera Australia di Der Ring des Nibelungen.
Marianna Pizzolato, mezzosoprano
Collabora con direttori quali Roberto Abbado, Maurizio Benini, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, James Levine, Michele Mariotti, Riccardo Muti, Antonio Pappano. Versatile interprete del repertorio rossiniano, nel 2003 debutta al Rossini Opera Festival di Pesaro diventandone negli anni artista di riferimento e ospite regolare. Attiva anche nel repertorio belcantistico, interpreta Lucrezia Borgia a Las Palmas, Santiago del Cile e Liegi dove torna per Maria Stuarda (Elisabetta), ripreso al Liceu di Barcellona. Debutta negli USA, a Santa Fe ne La donna del lago, a cui segue L’italiana in Algeri al Metropolitan di New York; Fenena in Nabucco, al fianco di Plácido Domingo alla Royal Opera House di Londra, e Zelmira a Lione e a Parigi (TCE). Tra le sue incursioni nel repertorio barocco Serse di Händel con Les Arts Florissants e William Christie e successivamente con il Pomo d’Oro, Orlando finto pazzo a Parigi (TCE), Orphée et Euridyce al Festival Berlioz a La Côte-Saint-André. È Ottavia e Penelope in Monteverdi450, progetto guidato e diretto da Sir John Eliot Gardiner che interessa le più prestigiose piazze internazionali in un tour mondiale. Sul versante concertistico canta ne lo Stabat Mater di Pergolesi in tour a Monaco e Berlino diretta da Antonio Pappano, che la sceglie anche per lo Stabat Mater di Rossini a Salisburgo e per il Requiem di Mozart all’Accademia di Santa Cecilia a Roma; ne la Petite messe solennelle di Rossini, la Missa Solemnis di Beethoven, la Messa solenne in mi maggiore di Cherubini, i Vesperae solemnes de confessore di Mozart, la Giovanna d’Arco di Rossini.
Matteo Desole, tenore
Nato a Sassari nel 1989, dal 2013 studia con Raina Kabaivanska a Modena. Svolge dal 2011 un’intensità attività artistica nel sassarese che lo vede impegnato ne La parrucca di Mozart di Lorenzo Jovanotti e Bruno De Franceschi, Un Piccolo Principe di Luca Sirigu, La notte di un nevrastenico di Nino Rota, Il Signor Bruschino di Gioachino Rossini. Ha collaborato con la Fondazione Luciano Pavarotti di Modena con cui ha preso parte allo spettacolo Belcanto in Europa ed all’evento Raina Kabaivanska presents the Stars of Opera a Sofia. Tra i suoi recenti e futuri impegni Malcolm in Macbeth al Teatro Comunale di Bologna e Duca nel Rigoletto per l’As.Li.Co, Arturo in Lucia di Lammermoor a Modena, Parma e Piacenza e a Savona nel ruolo di Edgardo, La Traviata a Roma, Tokyo, Venezia, Holland Park e Firenze, La rondine all’Opera di Firenze, La Bohème al Festspiele di Erl, Klagenfurt, Modena, al Petruzzelli Bari e a Praga, Il Trittico a Modena, Piacenza e Reggio Emilia, il debutto al Teatro alla Scala in Francesca da Rimini, Ernani, I Masnadieri, Simon Boccanegra al Carlo Felice di Genova, Rigoletto Klagenfurt, Madama Butterfly a Glyndebourne, Requiem di Donizetti a Modena.
Riccardo Zanellato, basso
Vincitore dell’Oscar della Lirica 2019, si afferma come artista del repertorio verdiano e non solo. Interpreta con successo Attila e La battaglia di Legnano (Parma), Rigoletto (Parma, Macerata, Caracalla, La Scala, Torino, Liegi), Otello (Parigi), Simon Boccanegra (Roma, Ravenna, Dresda), Nabucco (Parma, Savonlinna, Stoccarda, Copenaghen, Atene, Verona, Firenze), Aida (La Scala, Napoli, Torino, Verona, Anversa, Valencia), Trovatore (Losanna, Verona, Salisburgo), Macbeth (Berlino), La Forza del destino (Parma), Luisa Miller (Barcellona, Bilbao, Lione), Don Carlo (Lipsia, Tenerife, Genova), I Masnadieri (Roma), Macbeth e Attila (Bologna).
A suo agio anche nelle opere di Rossini, Bellini, Donizetti e Puccini è protagonista di Maria Stuarda (Bergamo), Anna Bolena (Helsinki, Monaco, Parma, Torino e in tournée in Giappone), Lucia di Lammermoor (Macerata,Venezia, Parigi, Berlino), Norma (Montevideo, Parigi,Verona, Caracalla,Varsavia), Il barbiere di Siviglia, Anna Bolena, Luisa Miller, Macbeth, Simon Boccanegra (Parma), I puritani (Amsterdam). Riccardo Muti lo sceglie per Iphigénie en Aulide, Nabucco, Moïse et Pharaon, Macbeth e Simon Boccanegra a Roma, per il Requiem di Verdi a Napoli, Ravenna, in tourneé in Slovenia e a Chicago con la Chicago Symphony Orchestra.
Tra i successi, Guillaume Tell a La Coruña, La Juive a Vilnius, Mosé nel Mosè in Egitto (premio Abbiati 2011) al ROF; Poliuto e La bohème a Zurigo; I puritani, Lucia di Lammermoor, Requiem di Verdi a Firenze. È appena stato protagonista di Aida all’Arena di Verona con Riccardo Muti e nei prossimi mesi sarà impegnato in Nabucco a Bari, Requiem di Verdi a Parigi, Lucia di Lammermoor a Monaco, Simon Boccanegra a Liegi.
Aldo Sisillo, direttore
Compie gli studi musicali presso i Conservatori di Napoli e Bologna e si laurea all’Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo col massimo dei voti. Studia Direzione d’orchestra con i Maestri Massimo de Bernart, Vladimir Delman e Gianluigi Gelmetti. È invitato in qualità di direttore ospite da istituzioni sinfoniche italiane ed estere, tra cui l’Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra Alessandro Scarlatti della RAI di Napoli, Arturo Toscanini dell’Emilia Romagna, Istituzione Sinfonica Abruzzese dell’Aquila, Orchestra Sinfonica di Sanremo, European Union Chamber Orchestra, Moravian Philarmonic Orchestra, Armenian Philarmonic Orchestra, Orchestra dell’Accademia Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestra Filarmonica di Lubecca, New Haven Symphony Orchestra, Miskolc Symphony Orchestra, Guang Zhou Synphony Orchestra, Hang Zhou Philarmonic Orchestra, Janacek Philarmonic di Ostrawa, Savaria Symphony Orchestra, Nordwestdeutche Philarmonie, e Nurnberger Simphoniker. Festival di Ravello, Holland Festival di Amsterdam. Dirige produzioni liriche per il Teatro Comunale di Bologna, Teatro dell’Opera di Roma, Varna Festival, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Nazionale di Atene, Opera-Vallonie di Liegi, Guang Zhou Opera House, Opera di Tenerife e nei teatri di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Lucca, Livorno, Pisa, Sassari, Piacenza, Ravenna, Bergamo e Bolzano. Nel 2010 dirige per il Maggio Musicale Fiorentino la prima esecuzione dell’opera Natura viva di Marco Betta e Ruggero Cappuccio. Nel 2008 inaugura la stagione del Florida Grand Opera di Miami (USA) con una nuova produzione di Traviata.
Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Costituita a Parma nel 1975, è riconosciuta dallo Stato Italiano come Istituzione Concertistico-Orchestrale di rilevanza nazionale dal 1977. Dal 1982, con il consenso degli eredi, porta il nome del grande direttore Arturo Toscanini. Oggi considerata una delle più importanti orchestre regionali italiane, l’Orchestra dell’Emilia-Romagna, composta da 47 musicisti stabili, è impegnata in una prestigiosa attività lirica e sinfonica ed è emblema della cultura musicale del territorio a supporto delle attività liriche dei Teatri di tradizione e dei Festival della Regione. Si dedica inoltre ad una intensa attività di promozione e valorizzazione del patrimonio musicale tra le nuove generazioni. Negli anni si avvale della direzione musicale di Piero Bellugi (1980/81), Gunter Neuhold (1982/85), Vladimir Delman (1986/88), Hubert Soudant (1988/91), Gianandrea Gavazzeni (1992/96), Patrick Fournillier (1998/2000), Francesco Lanzillotta (2014/ 17), Alpesh Chauhan (2017 / 19) e dall’autunno 2019 Enrico Onofri. Vincitrice di due Premi Abbiati (nel 1982 e nel 1986) è protagonista di tournée internazionali nelle più prestigiose città europee, nordamericane ed asiatiche e ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive in tutto il mondo. Partecipa alle produzioni d’opera direttamente allestite dalla Fondazione Arturo Toscanini con artisti come Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi e Pier’Alli, molte delle quali (Aida, Traviata, Rigoletto, Nabucco, I Vespri siciliani) edite in DVD nelle maggiori collane nazionali ed internazionali di marchi come Decca, Ricordi, Fonit Cetra, Ermitage ed Eca, per cui realizza anche numerose registrazioni discografiche.
Corrado Casati, maestro del coro
Si diploma in pianoforte al Conservatorio di Piacenza e comincia la sua carriera in teatro come Maestro collaboratore. È maestro del coro in vari teatri italiani tra cui Comunale di Piacenza, Regio di Parma, Comunale di Modena, Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Fraschini di Pavia, Donizetti di Bergamo, Comunale di Ferrara, Alighieri di Ravenna, a fianco di direttori d’orchestra quali Riccardo Muti, Daniel Oren, Maurizio Arena, Piergiorgio Morandi, Mstislav Rostropovich, José Cura, Günter Neuhold, Alberto Zedda e di registi come Ugo Gregoretti e Marco Bellocchio. Con il Coro del Teatro Municipale partecipa alla produzione di diverse opere di Verdi tra cui: La traviata, Il trovatore, Rigoletto, Nabucco, La forza del destino, Un ballo in maschera, Ernani, Simon Boccanegra, Macbeth e di altri compositori quali Puccini, Mascagni, Cilea, Leoncavallo, Rossini, Donizetti, Strauss, Gounod. Nella veste di accompagnatore lavora in Italia e in Canada, Stati Uniti, Australia, Sud Africa. Come direttore del Coro del Teatro Municipale di Piacenza ha all’attivo alcune registrazioni audio-video tra cui Aroldo e Nabucco di Verdi e Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti, la suite per orchestra e coro Shark di Marcel Kalife, Stabat Mater di Rossini, Don Pasquale di Donizetti diretto da Riccardo Muti, Roberto Devereux di Donizetti, La traviata con Daniela Dessì e Fabio Armiliato, la raccolta di arie verdiane con il tenore Jonas Kaufmann, per Sony.
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Le prime le notizie sul Coro del Teatro Municipale di Piacenza risalgono al 1804, anno dell’inaugurazione del nuovo teatro. L’impegno prioritario è sempre stato quello di partecipare alle diverse stagioni operistiche del Teatro Municipale, oltre a svolgere un’intensa attività concertistica a favore della città e della provincia. Gli ultimi anni hanno visto intensificarsi notevolmente l’attività del coro, conseguentemente alla collaborazione con la Fondazione Arturo Toscanini e con il Ravenna Festival, che lo hanno portato ad acquisire una dimensione non più soltanto locale, bensì nazionale ed internazionale, sotto la direzione del maestro Corrado Casati. Tra le più prestigiose esibizioni si ricordano il Requiem di Verdi diretto da V. Rostropovich, Rigoletto con la regia di M. Bellocchio, Nabucco diretto dal Maestro Oren in presenza del Presidente della Repubblica, Don Pasquale diretto da Riccardo Muti (rappresentato, oltre che a Ravenna e Piacenza, a La Valletta, Mosca, San Pietroburgo, Liegi, Colonia e Parigi), Il matrimonio inaspettato di Paisiello diretto da Riccardo Muti, Elektra di Strauss diretta dal M° G.Khun. Numerose le collaborazioni con il Ravenna Festival con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, con rappresentazioni in vari teatri italiani e tournee all’estero in Oman, Bahrain, Finlandia e Spagna.
Coro lirico di Modena
Pur essendo di recente formazione, affonda le sue radici nella secolare tradizione lirico-corale emiliana. Sotto la guida del maestro Stefano Colò partecipa alle produzioni del Teatro Comunale di Modena, esibendosi nel Teatro cittadino e in diversi Teatri di tradizione italiani. Ha al suo attivo numerose opere e concerti. Del repertorio sinfonico ricordiamo la rielaborazione del Requiem di Ruggero Leoncavallo realizzata e diretta da János Ács a Modena nel 2019.