Gran successo per il Rigoletto, secondo appuntamento del programma, promosso come di consueto nell’ambito di Modena Città del Belcanto, che Modena ha sviluppato per rendere omaggio a Luciano Pavarotti. La Fondazione Luciano Pavarotti, in collaborazione con il Comune di Modena e con il sostegno della Fondazione di Modena, ha presentato un evento dedicato alla memoria del Maestro nel giorno in cui si ricorda il quindicesimo anniversario della sua scomparsa.
L’opera particolarmente cara a Pavarotti è stata rappresentata al Teatro Comunale di Modena in una nuova produzione, con la partecipazione dell’Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani e con la regia di Giovanni Dispenza. Una rappresentazione dalle tinte pop, con fumetti in bianco e nero simili a una graphic novel, disegnati da Andrea Niccolai e animati da Daniele Poli sulle scene di Matteo Soltanto con le luci di Pietro Sperduti.
Qui le foto dello spettacolo realizzato grazie al contributo di Antoniano Onlus, Istituto dei ciechi Francesco Cavazza, Fondazione Gualandi a favore dei sordi, ENS – Ente Nazionale Sordi, FIADDA Emilia-Romagna, che hanno aiutato ad adattare la LIS al linguaggio della messa in scena e provveduto alla sopratitolazione. Nei ruoli principali del cast Scilla Cristiano, soprano bolognese di fama internazionale, il baritono Alessio Verna nel ruolo di Rigoletto e, nel ruolo che fu di Pavarotti, Giuseppe Infantino, allievo di Raina Kabaivanska e da tempo tenore di spicco negli eventi promossi dalla Fondazione Pavarotti.
Il programma delle manifestazioni proseguirà sabato 8 ottobre alle 20.30 nella Chiesa di Sant’Agostino con il tributo che la Corale Rossini offre ogni anno alla memoria del grande tenore, che proprio tra le fila della storica formazione mosse i primi passi della sua carriera vocale al seguito del padre. Il repertorio della corale, attraverso diverse formazioni fra le quali, oltre quella principale, la “Serial Singers”, “Giovane Rossini” e “Diapasonica”, si estende dal grande repertorio lirico tradizionale al pop.
Foto – Crediti: Gianluca Naphtalina Camporesi