Dal 15 al 18 dicembre andrà in scena al Teatro dell’Opera di Sofia La Bohème di Giacomo Puccini che vedrà protagonisti alcuni dei giovani allievi che hanno partecipato nell’anno in corso alle Masterclass annuale in Tecnica vocale ed interpretazione del repertorio di Raina Kabaivanska al Conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena e alla Nuova Università Bulgara di Sofia, presso la quale è attivo il Fondo Kabaivanska che eroga borse di studio agli studenti più meritevoli.
Ispirato dalla trama di Scene di vita bohémien dello scrittore francese Henri Murger, Puccini commissionò la stesura del libretto a Giacosa e Illica, che vi lavorarono per oltre due anni. Durante la creazione di Manon Lescaut, Puccini corse il rischio che il suo lavoro competesse con l’acclamata opera di Massenet con una trama identica. Non si fermò nemmeno davanti al fatto che anche Leoncavallo, il celebre autore dei Pagliacci, aveva iniziato a lavorare sulla trama di Massenet. A quel tempo, i due compositori erano piuttosto vicini.
Puccini, con grande entusiasmo, completò questa opera ambientata nella Parigi del 1800, in otto mesi.
La prima rappresentazione de La Bohème ebbe luogo il 1° febbraio 1896 a Torino sotto la direzione di Arturo Toscanini. Nel giro di pochi giorni l’opera fu rappresentata in molti teatri italiani: a Roma, Napoli, Palermo, e a Palermo fu bissato l’intero primo atto.
L’opera fu rappresentata per la prima volta in Bulgaria nel 1922 dall’Opera di Sofia. Il direttore fu il Maestro Georgi Atanasov e il direttore N. D. Vekov.