Sarà una stagione crocevia, tra il passato di tradizione e l’avvenire in formato festival, quella che si svolgerà fra settembre e dicembre 2023. Il denso calendario di appuntamenti presentato da Fondazione di Modena, Comune di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Conservatorio di musica Vecchi-Tonelli si apre mercoledì 6 settembre alle 21 con “Avvenne a Napoli – Passione per voce e piano”, uno spettacolo a cura della Fondazione Pavarotti che continua a dar voce alla capacità del Maestro di affiancare lirica e pop e che vedrà Eduardo De Crescenzo protagonista insieme a giovani interpreti selezionati da Nicoletta Mantovani. Ingresso gratuito con posto assegnato; biglietti in distribuzione al pubblico presso Biglietteria del Teatro Comunale.
Il 12 settembre alle 18, al Ridotto del Teatro Comunale, il pubblico potrà assistere a una lezione aperta di Raina Kabaivanska con gli allievi della masterclass in Tecnica vocale ed interpretazione del repertorio: un’occasione rara per apprezzare brani celebri del repertorio lirico sotto la guida interpretativa del grande soprano e con la partecipazione di Paolo Andreoli al pianoforte. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. QUI il libretto di sala.
In collaborazione con il Festival della Filosofia, venerdì 15 settembre alle 21 si terrà un appuntamento, che, in linea con il tema dell’anno dedicato alla ‘parola’, presenterà aspetti significativi della produzione musicale di Beethoven e Schubert sotto la guida di uno dei massimi esperti nazionali, Sandro Cappelletto, con la partecipazione del soprano Aida Pascu, allieva di Raina Kabaivanska, e con la direzione di Fabio Sperandio alla guida dell’Orchestra del Conservatorio di musica Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi. Ingresso libero.
Uno dei momenti centrali della rassegna sarà “L’elisir d’amore” titolo di Gaetano Donizetti fra i più amati del repertorio e testimone di una memorabile collaborazione fra Luciano Pavarotti e Mirella Freni. L’opera, una nuova produzione il cui allestimento è andato in scena all’Opera Giocosa di Savona lo scorso luglio, si vedrà il 22 alle 20 e il 24 settembre alle 15,30 al Teatro Comunale di Modena con l’Orchestra Filarmonica Italiana, il Coro lirico di Modena, e un cast formato da allievi dei corsi di perfezionamento del Teatro e del Conservatorio formato nei ruoli principali da Giuseppe Infantino nelle vesti di Nemorino, da Tamar Otanadze in quelle di Adina, dal Belcore di Antimo Dell’Olmo e della Giannetta di Maria Smirnova. Dulcamara sarà Simone Alberghini, baritono di fama internazionale particolarmente apprezzato per il repertorio belcantistico. La regia e idea scenica sono di Stefania Panighini mentre la direzione musicale dello spettacolo è affidata a Antonello Allemandi, affermato interprete con successi al Metropolitan di New York, all’opera di Vienna, al Teatro alla Scala, all’Opéra National de Paris, alla Royal Opera House di Londra e alla Deutsche Oper di Berlino. Ingresso a pagamento; biglietti in distribuzione al pubblico presso Biglietteria del Teatro Comunale.
Analogamente al seminario dedicato a Luciano Pavarotti tenutosi ad Angers nell’aprile 2022, sabato 23 settembre alle 17 al Ridotto del Teatro Comunale avrà luogo una conferenza dal titolo “Testo e Interpretazione” avente come argomento la lectio doctoralis tenuta da Mirella Freni in occasione del conferimento della Laurea honoris causa da parte dell’Università di Pisa il 24 maggio 2002. Accanto a Leone Magiera e alla figlia Micaela interverranno il critico musicale Alberto Mattioli, David Poulinquen Cofondatore dell’Associazione Dire et Chanter Les Passions, già allievo di Mirella Freni, Marc Jeannin, musicologo dell’Università di Angers, e due docenti dell’Università Sorbona di Parigi, Gilles Demonet e Danièle Pistoni. La collaborazione con l’Università di Angers proseguirà nell’edizione 2024 con il seguito del convegno “Dire et chanter les passions”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il 6 ottobre alle 20,30 al Teatro Comunale Pavarotti-Freni si terrà il “Concerto dei Giovani Talenti” con il quale Modena Belcanto promuove ogni anno le nuove generazioni e che vede gli allievi usciti dall’alta formazione modenese alla ribalta accanto all’Orchestra Giovanile della via Emilia. Questa produzione, che resterà anche uno dei momenti più significativi del Modena Belcanto Festival, è una preziosa testimonianza della vitalità musicale della nostra città e della sua capacità di operare in sinergia con gli altri centri della nostra Regione. L’Orchestra Giovanile della Via Emilia (OGVE), che ha debuttato a Modena nel 2018, è nata infatti dall’iniziativa congiunta dei Conservatori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna con la finalità di offrire ai migliori studenti delle cinque istituzioni l’opportunità di un’esperienza formativa nel campo della pratica orchestrale, sotto la guida di docenti-tutor esperti e in sinergia con le forze produttive del territorio regionale e nazionale. Il progetto, un’eccellenza nazionale, si giova sia del sostegno del Ministero dell’Università e Ricerca che di contributi privati. Il concerto sarà diretto da Alpaslan Ertüngealp e presenterà un programma con musiche celebri di Mozart, Verdi e Puccini. Ingresso a pagamento; biglietti in distribuzione al pubblico presso Biglietteria del Teatro Comunale.
Il 7 ottobre alle 21, nella chiesa di San Pietro, si terrà il concerto del Coro Lirico Gioacchino Rossini, una delle pietre miliari della tradizione lirica modenese, anche a testimonianza dell’entusiasmo e della partecipazione popolare e dove Luciano Pavarotti fece le prime esperienze canore accanto al padre Fernando. La corale si esibirà in collaborazione con l’associazione ACTEA di Modena ed eseguirà la Messa di Gloria in fa maggiore per soli coro e orchestra di Pietro Mascagni con l’Orchestra Città di Ferrara diretta da Luca Saltini. Fra i solisti, il tenore Gianni Coletta. Il concerto sarà presentato da Eddy Lovaglio. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Se la formazione del nuovo pubblico è una componente fondamentale dell’apprezzamento e del futuro della nostra tradizione lirica e musicale, in vista del Festival 2024 Modena Belcanto vuole dedicare una parte importante del suo programma alla partecipazione dei giovanissimi attraverso una formula promossa gli scorsi anni con grande successo grazie alla collaborazione di Appennino InCanto, festival che da oltre dieci anni porta l’opera nelle strade e nelle piazze dei comuni ai piedi del Cimone. Il 12 novembre alle 17,30 e il 13 novembre alle 10,30 (solo prenotazioni per le scuole il 13 novembre) si terrà quindi “Donizetti, Don Pasquale”, la nuova produzione di un format che a partire dal 2017 ha visto portare in scena, con la direzione di Angelo Gabrielli, riadattamenti e riduzioni di celebri titoli di repertorio coinvolgendo nella loro esecuzione centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie (dai 6 ai 13 anni) come nel caso di “La Cenerentola” (2017), “Il Barbiere di Siviglia” (2018) e “L’Elisir d’amore” (2019). “Donizetti, Don Pasquale” è uno spettacolo pensato da Appennino InCanto a misura di bambino nel quale alcune parti salienti sono cantate sul palcoscenico da giovani cantanti lirici in abiti di scena affiancate in buca da un’orchestra da camera. Tesse la trama dell’opera un eclettico attore che, con l’aiuto di alcuni oggetti di scena, fa da collante fra i vari segmenti di partitura musicale e stimola la partecipazione dei bambini dalla platea e dai palchi, i quali si inseriscono in qualità di coro (preparati attraverso il materiale didattico musicale compreso nel progetto). Uno spettacolo a 360° del quale i bambini saranno parte, oltre che con la propria voce, anche con costumi ed accessori di semplice realizzazione ma di sicuro effetto scenico. Ingresso a pagamento; biglietti in vendita dal 24 ottobre presso la Biglietteria del Teatro Comunale.
Alla formazione guidata da Raina Kabaivanska, punto di riferimento imprescindibile di Modena Belcanto che ha visto numerosi allievi spiccare il volo sulla ribalta dei maggiori teatri nel circuito internazionale, sarà dedicato il Concerto finale che il 20 dicembre 2023 alle 20,30 raccoglierà gli esiti della Masterclass annuale accanto all’orchestra degli studenti del Conservatorio Vecchi-Tonelli. Anche questo spettacolo, presentato di consueto gli scorsi anni, verrà inserito fra i principali eventi del Festival a partire dalla sua prima edizione. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
La vocazione internazionale è uno degli aspetti che Modena Belcanto ha incoraggiato con crescente successo negli anni, sia attirando nuovi talenti, sia promuovendo all’estero la vitalità musicale della città insieme alle eccellenze e all’attrattiva turistica del territorio. Oltre all’importante progetto sostenuto da Raina Kabaivanska presso la Nuova Università Bulgara di Sofia, allievi usciti dalle ultime edizioni dei corsi di alta formazione hanno partecipato, fra altre numerose iniziative, al progetto europeo CrossOpera (2022) – con recite a Modena, Linz e Novi Sad; al progetto europeo European Music Trails (con concerti a Lipsia e Lione) e a concerti organizzati presso gli Istituti Italiani di Cultura di Budapest (settembre 2021), Copenaghen (settembre 2022), Madrid (settembre 2022), e all’Opéra Grand Avignon (ottobre 2022) nel contesto di promozione culturale in collaborazione con ATER/Regione Emilia-Romagna. Il 12 dicembre 2023 si terrà, nella sala teatrale del Temple du Change nella città vecchia di Lione, un concerto di presentazione di Modena Belcanto in collaborazione con l’Istituto di Cultura Italiana che vedrà due giovani allievi, la rumena Aida Pascu e il georgiano Davit Tkhelidze esibirsi in un programma di brani di Verdi e Puccini accanto a due affermati interpreti usciti dalla formazione modenese: Matteo Lippi, tenore oggi attivo nei maggiori teatri e Francesca Pivetta, pianista già assistente ai corsi di Mirella Freni.