[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”grid” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” background_color=”#f6f6f6″ css=”.vc_custom_1508236276301{padding-top: 50px !important;padding-right: 50px !important;padding-bottom: 50px !important;padding-left: 50px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”2480″ img_size=”350×350″ alignment=”center” style=”vc_box_border” qode_css_animation=””][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]

Francesco I

[/vc_column_text][vc_separator type=”small” position=”left” color=”#000000″][vc_empty_space height=”16px”][vc_column_text]

Francesco I d’Este (Modena, 6 settembre 1610 – Santhià, 14 ottobre 1658) figlio maggiore di Alfonso III d’Este, Duca Modena e Reggio, e di Isabella di Savoia. Successe al padre nei diritti sul ducato il 25 luglio 1629 e fu Duca di Modena e Reggio dal 1629 al 1658. Fu il più grande dei principi estensi. Sposò Maria Farnese, figlia del duca Ranuccio I di Parma. Modena divenne una vera capitale grazie alla sua opera: costruì, oltre al Palazzo ducale, il Teatro della Spelta (3000 posti a sedere), allargò il Naviglio fin dentro la città e decise la costruzione della palazzina del Vigarani nei giardini del palazzo. Costruì anche il Palazzo ducale di Sassuolo destinato alla villeggiatura della corte. Francesco fece della Galleria Estense una delle più ricche collezioni d’Europa grazie all’acquisizione di opere dei maggiori artisti del suo tempo, in parte vendute dal suo discendente Francesco III all’elettore di Sassonia Augusto III e conservate oggi nel museo di Dresda. Alla Galleria Estense di Modena si trovano due opere che lo ritraggono: il celebre busto marmoreo del Bernini e l’altrettanto celebre ritratto del Velazquez.

[/vc_column_text][vc_column_text] Torna indietro [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]